“Poesia, tempo presente. La Parola e il tempo”

Il libro d'artista di Paola Mancinelli verrà presentato il 21 marzo nella Biblioteca Provinciale

Venerdì 21 marzo alle ore 20:00 verrà presentato, presso gli spazi della Biblioteca Provinciale “N. Bernardini” (Convitto Palmieri) in Piazzetta G. Carducci, a Lecce, il libro d’artista “Poesia, tempo presente. La Parola e il tempo” di Paola Mancinelli. L’evento, organizzato dalla Galleria Co61 Artecontemporanea di Grottaglie  in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Lecce, si inserisce in un progetto che vede la presentazione della collana editoriale “I quaderni del concetto”, pubblicazioni inerenti le note, le riflessioni ed i contenuti elaborati nel progettare gli eventi di arte contemporanea, il registro contabile della creatività - come sostiene il gallerista Gianmichele Arrivo, ideatore dell’iniziativa. La prima pubblicazione, riguardante la mappa concettuale dell’evento di Paola Mancinelli, una raccolta di poesie e astrazioni teoriche dell’artista, ha visto precedentemente l’esposizione dei lavori della stessa, presso la Biblioteca Provinciale “N. Bernardini” di Lecce e presso CoArt Gallery di Corato (Ba), a cura di Sara Liuzzi.

Personalità forte quella di Paola Mancinelli, nella quale arte e poesia si incontrano, incrociandosi, fondendosi, divenendo un’unica espressione dell’io. “Parola visiva, simbolica, pronunciata, parola che occupa uno spazio, un’estensione. Nelle installazioni di poesia visiva il corpo del componimento è tutt’uno con la geometria della rappresentazione, secondo uno schema personale che diventa collettivo.” (P. Mancinelli)
“L’artista, pur seguendo un criterio schematico, possiede quel riverbero e quella passione che caratterizzano i suoi lavori. Il suo approccio estetico, nel saper anche fondere con disinvoltura varie discipline, non fa altro che potenziarne l’effetto visivo, testimoniando la forza espressiva e l’eleganza della poesia che unisce, libera e valorizza pensieri, ricordi e immagini.” (S. Liuzzi)
Da qui nasce l’esigenza di dare continuità al progetto, fermando in un’opera letteraria quella che nasce come installazione.
Interverranno durante la serata, presentando l’opera, Simona Manca, Vicepresidente e Assessore Provinciale alla Cultura, Alessandro Laporta, Direttore della Biblioteca Provinciale “N. Bernardini”,  Mauro Marino, Direttore del Fondo Verri e l’artista Giulio De Mitri.
Parentesi artistica sarà invece quella di Diana Costa che reciterà alcune poesie tratte dal libro “Poesia, tempo presente. La parola e il tempo”.
Degustazione eno-gastronomica gentilmente offerta dalla Cantina Tenuta Levrano D’Aquino di Grottaglie.
Il coordinamento è di Gianmichele Arrivo e l'organizzazione di Veronica Vernaleone.

"Il tempo della parola è un tempo sempre attuale, pieno, tondo, circolare, fatto di partenze e di arrivi, al suo interno viaggiano coincidenze. Nell’attimo stesso in cui le labbra la pronunciano, essa opera un movimento, trasmette un’evidenza. Ciò che viene detto, nel momento stesso in cui viene espresso, parla al presente, anche se poco dopo è già ricordo, come un filo di perle che infiliamo man mano che il giorno passa. Il verso poetico è una scossa di eternità, ci interpella da luoghi e tempi reali e immaginati, parla la lingua del nostro tempo, nonostante appartenga a un altro tempo. La grandezza della poesia è che uno solo è il suo tempo, si mantiene costante, invariato, fedele apportatore di significato. Un presente che scuote come una chiamata. Un sussulto dell’anima che cerca il vero anche nel più piccolo accento, una sonora vibrazione dell’Io che si ricerca e si rivela. La memoria è il tempo del riecheggiamento, è testimonianza di un accadimento. Si impara a memoria per conservare, per custodire. Una situazione, un odore, un suono ed ecco rievocati sentimenti, emozioni, paure. C’è un tempo tutto nostro, ed è quello che impieghiamo per scoprire noi stessi, dietro il velo di ciò che appare: questo il tempo che più di ogni altro ha incidenza.
        Parola visiva, simbolica, pronunciata, parola che occupa uno spazio, un’estensione. Nelle installazioni di poesia visiva il corpo del componimento è tutt’uno con la geometria della rappresentazione, secondo uno schema personale che diventa collettivo.  Misurarsi con quello spazio e quel tempo, nel nostro spazio e nel nostro tempo, è una scommessa quotidiana". (Paola Mancinelli)

Martedì, 18 Marzo, 2014 - 00:04