“Il rischio che muove tutto è quello di sognare”

Stefano Rizzeli all'open-day del Liceo 'Pietro Colonna' di Galatina

Sabato 29 Novembre, presso l’auditorium “Colazzo” del Liceo classico “P.Colonna” di Galatina, si è dato ufficialmente il via alle attività di orientamento in entrata, ospite d'eccezione Stefano Rizzelli. Il territorio ha risposto attivamente all’incontro culturale organizzato: hanno partecipato potenziali new-entry, alunni del liceo navigati e non, genitori e professori, tutti entusiasti non solo di scoprire il Piano d’Offerta Formativa proposto dall’Istituto, ma anche desiderosi di ascoltare il prezioso contributo apportato dal dottor Rizzelli. Il giornalista Rai, autore fra l’altro di programmi d’informazione quali Mixer e Virus, prima di conseguire una laurea in filosofia, è stato alunno del Liceo Colonna, ed ora è ritornato per condividere la sua esperienza con gli studenti del bacino di Galatina.
Da subito ha cercato di creare un clima favorevole al dibattito, catturando l’attenzione dei presenti con un tono di voce tutt’altro che pacato ed un’enfasi che, a detta dei vecchi compagni di classe, da sempre lo contraddistingue.
Alla domanda: “Che cos’è per lei il liceo classico?”, risponde: “ La capacità di conciliare il nuovo con argomenti di un determinato spessore e di ritrovare il cuore del futuro, nel passato.”
Ha, poi, evidenziato e illustrato l’importanza di cinque principi cardine nel processo di formazione dell’individuo. La sete costante di VERITA’ deve divenire il motore per un’affermazione personale sempre in cammino, la spinta per una ricerca approfondita.
Il binomio SOGNO-rabbia, indispensabile per puntare sempre oltre, per avere un traguardo da raggiungere con tenacia ed perseveranza. “Non c’è futuro se non c’è un PROGETTO alla base.”, continua Rizzelli, indicando chiaramente che l’impegno e la determinazione devono essere finalizzati al raggiungimento di un obiettivo preciso. Quindi, BIOETICA, cioèl’etica della vita, un concetto sul quale siamo tutti chiamati a riflettere, non solo la scienza che in questa parola identifica il nemico che limita il suo agire, ma anche la Chiesa, che fa uso ed abuso di tale termine e che deve elaborare una linea chiara da seguire, partendo dalla decodificazione del periodo storico in cui è chiamata a vivere.
Infine una parola graffiante, dura che ha creato scalpore e disorientamento fra tutti i presenti: COMPROMESSO. Una parola più utile, più concreta e più lontana dall’utopia del dialogo, dell’accoglienza e dell’amicizia, una parola che ci costringe ad ingoiare in favore dell’altro, ad abbassare la testa, per trovare sempre la forza di rialzarla. Il termine, dettato indubbiamente dal carattere provocatorio e piccante con il quale Rizzelli ha acceso il dibattito, contiene in sé un disperato richiamo al pragmatismo. E’ una scelta forte da compiere per dare un impulso decisivo a tante situazioni che rischiano di morire giornalmente sotto l’inerzia e l’apatia di comportamenti eccessivamente accomodanti e diplomatici.
Infine alza ulteriormente i toni e sprona tutti i giovani presenti a sviluppare le loro capacità di linguaggio, affinché i contenuti che vorranno portare nel mondo siano realmente in grado di cambiarlo.
Lo scambio di opinioni fra i presenti è stato arricchito dagli esempi personali che Stefano Rizzelli ha addotto per incoraggiare a non avere paura delle nuove tecnologie, a lottare per garantire un pluralismo e una contrapposizione di idee, ad avere la voglia di comunicare, ad ascoltare quella naturale selezione etica che avviene al nostro interno, ad avere il coraggio di rischiare per esprimere le proprie idee: “Il rischio che muove tutto è il rischio di sognare.”, afferma.
Insomma un Open Day che non ha aperto solamente la scuola, ma che ha anche offerto importanti spunti di riflessione per avere una visione del presente meno ingabbiata da ideologie e molto più Open.

 

 

Venerdì, 5 Dicembre, 2014 - 00:06

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